giovedì 23 giugno 2011

Il Sindaco Salvatore Petrotto si è dimesso

"Al Segretario Comunale del Comune di Racalmuto

Il sottoscritto, Salvatore Petrotto, in atto sindaco di Racalmuto, fa presente che, a seguito di un’attenta riflessione, ha potuto constatare che alle violenze, intimidazioni ed attentati, subiti negli anni Novanta, si aggiungono adesso le ombre che sono calate sulla mia vita, prima che di pubblico amministratore, di uomo.

Per tali ragioni, onde evitare di compromettere le Istituzioni che rappresento, sino ad oggi, mi dimetto da sindaco, certo di far luce e di chiarire qualsivoglia aspetto della vita politico-amministrativa nelle sedi opportune.

Pertanto rassegno le dimissioni da sindaco di Racalmuto.

Salvatore Petrotto

Ringrazio quanti, tra assessori, consiglieri comunali, cittadini, in questi anni, mi hanno sostenuto sino in fondo.

Questa scelta, e cioè le dimissioni, io l’avevo fatta sin da subito.

Ma per il doveroso rispetto istituzionale nei confronti degli assessori e consiglieri comunali, ho ritenuto opportuno, renderli partecipi di questa mia irrevocabile decisione, lo ripeto maturata immediatamente dopo la notifica dell’avviso di garanzia.

Salvatore Petrotto

Ex sindaco di Racalmuto"


Con queste parole il Sindaco Petrotto si è dimesso.
Il testo scritto sta mattina si rafforza ancor di più dopo questo gesto, è stato un gesto da prendere come esempio..Mentre in consiglio si chiedono ancora dimissioni(sperando che non avvengono), si prendono i gettoni di presenza, ci si rigirano i pollici etc etc il Sindaco si è dimesso battendo tutti sul tempo.
Che sia l'inizio di una nuova era? può darsi.
Racalmuto si ricorderà dei tanti che hanno mal amministrato o sarà ricordato solo il nome di Petrotto?
Nel pensare alle facce di chi voleva/vuole il gettone fino al 2012 approfitto per fare i complimenti al Sindaco per questo gesto non da poco, rinnovando l'invito "agli altri" di prendere esempio e di sparire dalla politica o di qualsiasi altra cosa che potrebbe danneggiare il nostro paese.
Bravo Totò, hai fatto la scelta giusta, spero che dal tuo esempio nasca una nuova era politica e sociale...In bocca al lupo.

Cristian Alaimo.



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La Scinnuta

Scinninu carrittera e urdunara,
spidugliafacenni e scassapagliara.

S'arrizzolanu ddà sutta ranti ranti
cu' havi debiti,pulitici e...birbanti.

Ci scinni lu 'nfamuni e ruffianu:
iètta la petra e s'ammuccia la manu.

Va turtiannu un sciumi di cristiani,
vannu a lu Raffucu li quartari 'n-mani.

Cu' è a la gebbia,cù ìnchi a li cannola,
cu' abbrivira la mula e frisca.-Booona!-.

Sutta di lu cienziu all'ummirata
cu' picca picca ci perdi n'urata.

Tratta da "A Lu raffu E Saracinu" del poeta/scritore racalmutese Piero Carbone

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